Doveva tornare verso il basso e abbattere le aspettative per confonderle nel fango della riva. Le riserve accumulate sembravano esauste. Era ferito, più tardi avrebbe dovuto limare ogni dettaglio fino a renderlo invisibile come segatura per stare al mondo a boccheggiare sospeso.
Fingere un giorno diverso, confondere i sogni con i cespugli sulla riva del canale per cancellarli.
Ho bisogno di un aiuto, pensava, e qua fuori non c’è nessuno. Ho resistito, ho subito, sono stato travolto e mi sono rialzato. Ma adesso sono morto. Aveva completato il suo pensiero, si accorgeva di accettare lo stato di prostrazione come un carburante energetico. Doveva convincersi. E intanto raccoglieva quello che trovava.