La prima volta è stata quando da lassù si vedeva tutta la pianura. Quando il vento si sbarazzava di ogni ostacolo e rendeva la vista così potente da distinguere ogni luce anche minuscola a chilometri di distanza. Un fatto inusuale da cogliere al volo per fissare negli occhi la visione.
Non ricordava se la fortuna lo avesse aiutato a vedere anche una seconda volta. Forse più in basso e in un luogo diverso dove le luci accese all’interno di una casa proiettavano le ombre nel giardino con tutti i loro movimenti.
Ricordava che uscirono quasi accaldati senza rendersi conto di quell’inflazione di luci. Si guardarono intorno vestendosi. Verso il basso potevano distinguere con un piccolo margine di errore ogni particolare. Erano lì per imparare a riconoscere i dettagli del tempo che sembrava ancora vivo.