L’urgenza non aveva un inizio, da qualche parte esisteva una traccia non ancora immaginata. Provava a comporre una lista delle cose che vedeva dalla sua posizione e tuttavia faceva fatica a starci dietro. Si perdeva nei ricordi e non sapeva più dove fosse.
Tentava di recuperare la posizione ma generava solo confusione.
Dentro la grande soddisfazione scambiava un atto virtuoso con uno di forza, un respiro lungo e definitivo lo lasciava sconcertato. Così continuava il consumo per smettere di voltare la testa. Le terminazioni erano ferite, seguire l’inclinazione del male a volte poteva rivelarsi un vizio. Da qui la fretta di andare avanti per finire le cose cominciate.