Era la notte del volo ma indovinarlo sembrava impossibile. Non si passa il tempo a immaginare qualcosa che si presenta davanti all’improvviso per poi decidere cosa fare e realizzare l’impossibilità di intercettare ciò che vola.
Troppo lontano, troppo veloce, pensava, imprendibile. Il rischio troppo alto. Ma perché lasciarlo correre a velocità folle e non fare niente per fermarlo? In queste frazioni si decide non certo il destino ma solo la traiettoria di una notte, o così almeno credeva.
Sembrava scomporre i giorni in qualcosa di minuscolo che solo lui immaginava. Così numeroso da stare impegnato per ore a farne una lista. Alla fine dentro un’altra notte ancora più profonda.