Ogni tanto usciva dalla sua stanza dove passava ore senza confini. Cominciava quando iniziava la raccolta della carta nei cestini e finiva con i segnali della vita notturna, ben oltre la fine dell’orario di lavoro delle persone comuni.
Non sembrava smettere mai. In apparenza era un uomo dai saldi principi e dalle scarse illusioni anche se a volte i termini sembravano capovolgersi. Si comportava come se la sua voglia di evoluzione nascondesse un segreto. Con una sequenza perfetta di movimenti arrivava con la sua fretta fatta di passi lunghi e volitivi. Travolgeva chiunque si trovasse davanti, uomo o donna non importava, purché di grado inferiore al suo.
La parità e la giustizia erano salve, i suoi passi pieni di rumore. Disturbava. Guardava con fastidio e non salutava mai.