C’è sempre qualcosa che sfugge, anche se non lo stai cercando. E’ lì, nei dintorni, nei dettagli, nelle albe, nella fatica, nel flusso che passa in salita.

Ci deve essere da qualche parte. Non è scontato che un segnale sia uguale a un altro. Da qui parte un sentiero, più in su ne parte un altro. Presto si ricongiungeranno, un po’ più in su. Ma sei sicuro?

E se non si ricongiungessero mai cosa potremmo fare? Forse inventarci un altro domani. O forse provare a girare per la montagna cercando i frammenti del passato.

Da qui in poi il ritmo ritorna, i passi riconoscono le differenze, il respiro trova la sua strada che sembrava perduta.

Chissà dove sono i segnali, chissà se rivedrò questa terra che ora sto calpestando.